Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 30 agosto 2025

IL FUTURO DEI DEHORS IN CENTRO «DEVONO DIVENTARE STRUTTURALI: NON PIÙ UNA MISURA TEMPORANEA»

La lettera di Mambelli (Confcommercio) a Lino Enrico Stoppani (Fipe) per il decreto attuativo del governo

Hanno fatto la loro comparsa nelle città nel 2020: una risposta più sicura al bisogno di ritrovarsi durante la pandemia. Ma i dehors sono venuti per restare: nel nostro centro storico sono ormai diventati parte integrante di alcune

strade in particolare, come via Ponte Marino e via IV Novembre. Una realtà che i commercianti sperano non cambierà, tanto che in questi giorni il presidente di Confcommercio della provincia di Ravenna Mauro Mambelli ha scritto una lettera al presidente nazionale Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) Lino Enrico Stoppani sollecitare un'accelerazione sull'attuazione della nuova legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023, che prevede la possibilità per il governo di varare entro 12 mesi un decreto legislativo destinato a riordinare e semplificare le norme sull'occupazione del suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi.
Nell'attesa del decreto infatti la legge ha già prororgato le autorizzazioni rilasciate negli ultimi anni fino al 31 dicembre 2025.
L'obiettivo di Mambelli è guardare oltre: «Oggi la ristorazione all'aperto è una scelta che piace ai cittadini e crea valore per le città. è fondamentale che questa possibilità diventi strutturale e non venga più trattata come una misura emergenziale o temporanea. Occorre una normativa chiara, semplice e stabile, che permetta agli operatori di lavorare con serenità, rispettando ovviamente il decoro e l'identità dei luoghi».
Alla lettera di Mambelli è seguita una dettagliata risposta del presidente Fipe, Enrico Stoppani, che ha confermato l'impegno della Federazione per trasformare quella che fu una misura straordinaria in una nuova normalità per i pubblici esercizi.
Stoppani sottolinea infatti che «la semplificazione delle procedure per l'installazione dei dehors è una battaglia che Fipe porta avanti da anni. Abbiamo ottenuto, durante l'emergenza Covid, un primo importante risultato con l'estensione delle superfici di somministrazione all'esterno, ed è grazie a questo impegno che la legge attuale prevede la proroga automatica delle concessioni fino a fine 2025. Ma non ci fermiamo qui».
Stoppani aggiunge che Fipe ha partecipato a tutti i tavoli tecnici e alle audizioni parlamentari per arrivare all'elaborazione di una riforma che tenga conto sia delle esigenze delle imprese che della tutela dei centri storici e dei beni paesaggistici.
è in fase avanzata la stesura del decreto attuativo, che dovrà poi passare al vaglio della Conferenza Unificata e delle Commissioni parlamentari. Il testo, anticipa Stoppani, conterrà anche un regime transitorio per garantire piena operatività agli esercenti almeno fino all'estate 2026, a tutela della prossima stagione turistica. L'obiettivo è evitare che si torni a una giungla di regole diverse da città a città, da comune a comune.
«Questa interlocuzione è la dimostrazione - conclude Mambelli - di quanto sia fondamentale il ruolo del sistema associativo. Come territorio, continueremo a fare la nostra parte per sostenere un percorso legislativo che metta al centro il valore economico, sociale e culturale dei pubblici esercizi nelle nostre città e invitiamo l'amministrazione comunale a sostenerci in questa richiesta».

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