il Resto del Carlino 21 aprile 2021

GLI ANNI D’ORO FURONO IL 2011 E 2012 «ECCO PERCHÉ NE VALE LA PENA»

Allora sbarcarono 150 mila passeggeri e ognuno di loro spese mediamente 62 euro Mambelli (Confcommercio): «Il turismo è stato azzerato dalla pandemia, questo è il piano per la ripresa»

 Nel 2011 e 2012 con il record di arrivi di crocieristi al terminal di Porto Corsini (150 -160 mila passeggeri) sul territorio sono rimasti quasi 5,5 milioni di euro nell’arco di 6 mesi. La

Cruise Line International Association stima che la spesa di un crocierista ‘home port’ è mediamente di 62 euro, mentre di un membro di equipaggio è pari a 30. Si tratta di valori in crescita del 30% rispetto a quelli di 10 anni fa. A beneficiarne sono principalmente ristoranti, bar, negozi, chi organizza escursioni, i tour mirati ai monumenti, musei, pullman pubblici e privati, taxi e auto private. Altre ricadute positive vengono dalla nave e interessano servizi tecnico nautici, vigilanza e controlli, rifornimento di acqua, scarico rifiuti, beni alimentari, rifornimento di carburante. Ecco perché ieri la presentazione del progetto di rilancio complessivo del terminal crociere ha attirato tanti spettatori online, circa 70, tra presidenti di associazioni di categoria, operatori portuali, imprenditori turistici. Terminata la presentazione del progetto, non a caso Mauro Mambelli, presidente della Confcommercio, ha preso la parola per primo parlando di “grandissima soddisfazione per il rilancio delle crociere. Il turismo è stato azzerato dalla pandemia, questo è il piano per la ripresa”. Pronte le collaborazioni con gli aeroporti, da quello di Bologna a Forlì e Rimini. «Una grande opportunità per il turismo che potrà fare della Romagna un centro nevralgico per uno dei più importanti operatori di crociere al mondo. Ma non solo. Il rilancio sul mercato della infrastruttura si potrà legare anche alle collaborazioni con gli aeroporti della regione, aumentando così l’attrattività dell’intera Emilia-Romagna» aggiunge l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini. Numerose associazioni di categoria sono pronte a sedersi al tavolo per parlare di programmazione e accoglienza: da Confcommercio a Cna, da Confartigianato a Legacoop e Confindustria. «Questi sono investimenti che generano valore per il territorio» – commenta il presidente della Camera di commercio, Giorgio Guberti. «Il sistema imprenditoriale e occupazionale può finalmente gioire per una buona notizia. Il nostro porto cresce in competitività, i lavori di sistemazione dei fondali in avamporto favoriranno certamente l’accesso alle grandi navi da crociera ma andranno a vantaggio anche del porto commerciale e industriale. In più l’utilizzo, per la prima volta, della draga ecologica di Fincantieri annunciata dal presidente Rossi, ci conferma come una delle realtà più attente alla sostenibilità».

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