il Resto del Carlino 13 febbraio 2020

Sconosciuti all’estero, manca la promozione»

Raffaele Calisesi, presidente Federalberghi Ravenna, osserva preoccupato i dati dei visitatori del 2019 e non risparmia le critiche alla gestione della città

«Alla città manca una promozione vera, all’estero siamo sconosciuti. Bisogna costruire un interesse». Raffaele Calisesi, presidente Federalberghi Ravenna, osserva preoccupato i dati dei visitatori del 2019, e non risparmia le critiche alla

gestione turistica della città. I numeri, pubblicati nei giorni scorsi, dicono che l’anno scorso hanno visitato la città d’arte 264.364 turisti (+2,8%) per 498.302 notti (-1,1%). L’analisi dei singoli mesi ha un andamento altalenante, e gli stranieri calano nei pernottamenti (-2,8%). Al mare è andata peggio: -4% le presenze e -9% i pernottamenti. «I dati turistici di Ravenna ci confermano le preoccupazioni che avevamo manifestato lo scorso anno – commenta Calisesi –. Le presenze subiscono un ulteriore rallentamento, configurando un calo non più trascurabile, tenuto conto anche che nei tre anni precedenti non c’era stata alcuna crescita reale di questo dato, al contrario di altre città d’arte». Il riferimento è soprattutto ai pernottamenti, che sono ciò che portano più risorse al territorio: «Se ci sono presenze vuol dire che i turisti si fermano nelle strutture del territorio, e che consumano e fanno acquisti negli esercizi commerciali» prosegue Calisesi, che nei giorni scorsi, con il Consiglio direttivo di Federalberghi, ha discusso del tema in un incontro con l’assessore alla Cultura Elsa Signorino, il sindaco Michele de Pascale, l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani e il direttore dell’Apt Emilia-Romagna Emanuele Burioni. Al centro delle critiche di Calisesi c’è la promozione della città, o meglio «la scarsa promozione. Ciò che chiediamo è che si faccia più comunicazione: Ravenna è poco conosciuta. Bisogna costruire un interesse e vendere non solo Dante, ma tutta la città e tutti gli eventi del momento. Manca un manager o una società che sappia pubblicizzare la città dove c’è interesse, mettendo insieme tutte le realtà di Ravenna e gli enti proprietari di musei e monumenti». Calisesi teme che Ravenna non sfrutti appieno il potenziale turistico del 2021: «È praticamente dopodomani, e temo che i 50 eventi annunciati ad agosto non siano pubblicizzati bene, né abbastanza d’impatto. Il 2021 è un’opportunità importante che non dobbiamo sprecare». L’altro pensiero di Calisesi va al tessuto economico del centro, e al modo con cui si riflette sul turismo: «Sono state tante le chiusure di esercizi storici nelle principali vie dello shopping cittadino, senza che ci sia stato un ricambio. I dati sono sconfortanti, e fanno male anche al settore ricettivo che necessita di una città accogliente, vivibile e con una forte presenza del commercio di vicinato. Sarebbe importante per Ravenna avere anche alcuni grandi marchi che possano richiamare clienti anche da fuori città, un po’ come succedeva in passato. Per farlo la città necessiterebbe di parcheggi facilmente accessibili a basso costo, di un arredo urbano adeguato, manutenzione di strade e marciapiedi, la giusta illuminazione, un’adeguata segnaletica turistica e una sistemazione dei cestini dei rifiuti». Sul tema della gestione della promozione turistica ribatte il sindaco: «Il Comune ha fatto un bando per questo per il quale si è confrontata con tutte le associazioni di categoria, compresa Federalberghi. Noi eravamo a favore di un soggetto pubblico-privato, mentre le associazioni preferivano un privato, e così si è scelto per il privato: Ravenna Incoming. Condivido che sia necessario potenziare la parte più privata della promo-commercializzazione della città, ma è una cosa che il Comune da solo non può fare».

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