Corriere Romagna (ed. Ravenna-Imola) mercoledì, 07/05/25

MAMBELLI: «CI VUOLE UN PATTO PER SALVARE IL COMMERCIO»

Il centro storico rischia di perdere la sua anima commerciale e identitaria. è l'allarme lanciato ai futuri amministratori della città da Mauro Mambelli, presidente di Confcommercio Ravenna, che descrive

un quadro critico per il commercio di vicinato, stretto tra e-commerce e ipermercati. «La situazione è di grande sofferenza. I centri commerciali e le vendite online hanno accelerato la chiusura di tanti negozi, in particolare nel settore dell'abbigliamento, che era un nostro fiore all'occhiello. Sta scomparendo una parte della nostra storia. E senza ricambio generazionale, il futuro è ancora più incerto».
Mambelli chiede un intervento deciso da parte delle istituzioni locali, sottolineando che «il Comune deve darci una mano, agendo sul fronte degli affitti degli immobili pubblici e abbassando le imposte. è vero che bar e ristoranti stanno vivendo un buon momento, ma non basta: anche loro hanno bisogno di una città viva, con gente che passeggia per le vie e si ferma nei locali».
Tra i temi più urgenti anche quello della mobilità urbana, in quanto «ci sono zone che è giusto chiudere al traffico, altre no.
Serve equilibrio. Non si può concedere totale libertà di circolazione ai veicoli elettrici. Bisogna ragionare con rispetto da parte di tutti». Mambelli chiede poi interventi concreti sulla viabilità, «in particolare le ciclabili che vanno sistemate, così come molte strade, soprattutto nella cintura esterna della città. In diversi punti i marciapiedi sono dissestati dalle radici dei pini, sia a Ravenna che in località costiere come Marina Romea e Lido di Savio».
Sul fronte del turismo, Mambelli è ottimista. «Stiamo attraversando un momento florido.
La visita dei Reali britannici ci ha dato visibilità internazionale e i segnali sono già positivi: oggi i luoghi più richiesti dai turisti sono Galla Placidia, la Tomba di Dante e il Museo Byron». Ma avverte: «Non bisogna fermarsi.
Serve una promozione costante e ben finanziata. Dobbiamo essere presenti alle grandi fiere internazionali, promuovere le crociere e tenerci pronti alla concorrenza, che è agguerrita».
Infine, un appello diretto ai futuri amministratori: «Chiediamo l'abbattimento delle tasse locali per i primi tre o cinque anni di vita delle nuove attività. Sarebbe un segnale forte di accoglienza e stimolo per attrarre investimenti, anche da fuori città. Come Confcommercio, facciamo la nostra parte con sconti su servizi e consulenze. Ma il nodo resta il costo degli affitti: vanno riequilibrati per permettere la riapertura di vetrine soprattutto nelle vie centrali. I tanti negozi chiusi sono un brutto biglietto da visita per Ravenna». V.B.

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