BOLLETTA ENERGETICA SEMPRE PIÙ CARA: IMPRESE A RISCHIO COME NEL 2022?

di Mauro Mambelli*

Secondo l’Osservatorio energia di Confcommercio il costo dell’energia elettrica per le imprese nel 2024 è aumentato di quasi il 52% rispetto al 2019, quello del gas è cresciuto addirittura dell’80%.

 

Neanche a dirlo, le categorie più colpite dalla crescita delle bollette elettriche sono alberghi, ristoranti, bar, forni, grandi negozi e alimentari.

Per quanto riguarda il gas, gli alberghi subiscono l’impennata maggiore (+96,7%), seguiti dai ristoranti (+88%) e dai grandi negozi (+86%).

Dopo la crisi energetica senza precedenti del 2022 con il forte rialzo dei prezzi e con incrementi a doppia e tripla cifra delle quotazioni del gas e dell’elettricità che hanno messo in seria crisi il sistema delle imprese, oggi assistiamo ad una nuova impennata dei costi e dunque si affaccia la necessità di interventi urgenti per supportare le attività più colpite e per mantenere la competitività di fronte ad una possibile nuova crisi energetica.

La situazione è preoccupante perché per una impresa significa ridurre i margini e le soluzioni adottate finora, come la selezione attenta del fornitore e gli interventi di efficienza energetica, non bastano a risolvere il problema. Serve un intervento strutturale sia a livello nazionale che europeo per far fronte alle oscillazioni dei prezzi e garantire una stabilità a lungo termine.

Sono tre le misure prioritarie che sarebbero necessarie per evitare, ancora una volta, il caro bollette: fissare un tetto massimo al prezzo del gas tra 50 e 60 €/MWh per ridurre la volatilità e prevenire nuovi aumenti speculativi; riformare il mercato dell’energia separando i prezzi dell’elettricità da quelli del gas, in modo da riflettere meglio i costi di produzione e garantire tariffe eque; e favorire gli acquisti congiunti di energia a livello europeo, con contratti a lungo termine con fornitori affidabili.

Inoltre, è necessaria una revisione degli oneri generali di sistema che per le imprese del terziario di mercato arrivano a pesare fino al 26% sulla bolletta elettrica.  

*Presidente Confcommercio provincia di Ravenna

 

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