TRA ART BONUS E DANTE2021 CIBO PER LA CULTURA

Due proposte di Confcommercio per la cultura ravennate

Nel corso del convegno sono emerse anche altre proposte. Verrà realizzato un grande evento espositivo per Dante 2021, insieme al Comune di Firenze; nuovi percorsi danteschi e un Museo dantesco più moderno

Nel corso del convegno “Tra Art Bonus e Dante2021 Cibo per la cultura”, che si è svolto ieri, martedì 16 gennaio, presso la Sala Bini, Confcommercio Ravenna ha lanciato due proposte per la cultura e il patrimonio ravennate.

 

La prima proposta riguarda l’Art Bonus, cioè a sostegno del mecenatismo culturale ravennate: per dare il proprio contributo al patrimonio culturale di Ravenna, l’Associazione si farà promotrice presso i propri associati (ma riguarderà tutto il mondo imprenditoriale) per un’erogazione liberale in denaro per il restauro o la manutenzione o la protezione di un bene culturale pubblico.

Confcommercio chiederà agli enti cultuali ravennati di individuare un bene cultuale pubblico, come ad esempio un manoscritto, un libro, un dipinto, ecc, che ha necessità di un intervento restaurativo per poter essere pienamente fruibile al pubblico.

In sostanza, l’idea è di finanziare attraverso erogazioni liberali da parte dei privati, in questo caso imprenditori, un intervento culturale che poi verrà restituito alla città ed esposto in un luogo pubblico. In altre parole, il contributo di tanti finalizzato ad un unico obiettivo.

La seconda proposta è di rendere visibile in città e sui lidi, già dalla prossima stagione turistica, l’evento Dante2021, attraverso l’esposizione di un’immagine che richiami l’appuntamento ravennate.

Trattandosi di un evento internazionale, c’è la necessità di iniziare a promuovere ‘visivamente’ da subito questa occasione culturale e turistica sul territorio, soprattutto tra i turisti che visiteranno Ravenna e i suoi lidi già dalla prossima estate.

Confcommercio ritiene opportuno iniziare già ora la promozione anche per dare l’opportunità ai tour operator (che di norma si muovono con largo anticipo, soprattutto nei mercati esteri) di inserire Ravenna tra le principali destinazioni 2021.

Poiché le iniziative di Dante2021 avranno inizio già a settembre 2020 c’è la necessità di promuovere per tempo questo evento.

Al convegno sono intervenuti Mauro Mambelli, Presidente Confcommercio Ravenna, Michele de Pascale Sindaco di Ravenna, Massimo Mezzetti Assessore alla cultura della Regione Emilia-Romagna, Domenico De Martino Direttore artistico di Dante2021 - Università di Udine, Ernesto Giuseppe Alfieri Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Patrizia Passanti Responsabile Cultura Confcommercio Ravenna. Moderatrici del dibattito Elena Nencini e Federica Ferruzzi Giornaliste Settesere - Teleromagna.

In apertura il presidente Confcommercio Ravenna Mauro Mambelli ha sottolineato che Dante2021 “è un’occasione per la città e soprattutto una ‘prova’ per Sindaco di Ravenna, infatti non tutti i Sindaci di Ravenna hanno avuto la fortuna di confrontarsi con un evento di tale portata. Dobbiamo cercare di sfruttare questa occasione per la promozione di Ravenna nel mondo, perché Dante2021 sarà un evento internazionale. Noi auspichiamo di iniziare subito questo percorso, con la promozione già dalla prossima stagione turistica. Per questo chiediamo all’Amministrazione di iniziare a promuovere ‘visivamente’ da subito questa occasione culturale e turistica sul territorio”.

Sulle potenzialità di uno strumento come l’Art Bonus è intervenuto l’assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti, secondo il quale si tratta di una “innovazione per l’Italia, anche se attualmente poco sfruttata rispetto ad altri Paesi europei. In Regione e anche a Ravenna non ci sono dati significativi. Questo perché - ha sottolineato - per anni si è pensato che investire in cultura fosse improduttivo. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando per scardinare questo concetto: l’investimento in cultura produrre ricchezza materiale e crea occupazione. Il turismo culturale rappresenta il 40% del turismo e il 6% del Pil, con un trend in aumento. Ogni euro investito nel turismo culturale ne porta 4 sul territorio”.

A lanciare le proposte dell’Associazione di Via di Roma su Art Bonus e Dante2021 è stata Patrizia Passanti, Responsabile Cultura Confcommercio Ravenna. “Con queste proposte Confcommercio intende dare un contributo e un sostegno alla cultura ravennate: in particolare per l’Art Bonus chiediamo agli enti culturali ravennati di proporci un bene culturale pubblico che ha necessità di un intervento restaurativo per poter essere pienamente fruibile al pubblico. In sostanza, l’idea è di finanziare attraverso erogazioni liberali da parte dei privati, in questo caso imprenditori, un intervento culturale che poi verrà restituito alla città ed esposto in un luogo pubblico. In altre parole, il contributo di tanti finalizzato ad un unico obiettivo”.

Per Ernesto Giuseppe Alfieri Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna (una delle prime ad utilizzare lo strumento dell’Art Bonus già dal 2015) con Dante2021 Ravenna può diventare fulcro della cultura nazionale. Il Presidente ha, inoltre, manifestato interesse per una caratterizzazione del settimo centenario attraverso un ‘Museo Dantesco moderno’, nuovo, “che comunque rimarrà - ha sottolineato - nella sede attuale”.

Domenico De Martino Direttore artistico di Dante2021 - Università di Udine ha proposto la costituzione di un Comitato cittadino per le celebrazioni di Dante2021, confermando anche per i prossimi anni (almeno fino al 2021) l’organizzazione del Festival che si svolge a settembre e che porta il nome proprio di Dante2021. A questo proposito De Martino ha anticipato che per la prossima edizione saranno presenti a Ravenna esponenti del mondo culturale cinese.

Infine, il sindaco Michele de Pascale, apprezzando le proposte di Confcommercio Ravenna ed invitando l’Associazione a “identificare insieme un progetto o più progetti” finanziati con erogazioni liberali, ha sottolineato che l’Art Bonus è uno “strumento che ha dato la possibilità, anche in un periodo di crisi, di contribuire concretamente al patrimonio culturale”.

“Il 2021 è un’occasione per la nostra città (poco conosciuta nel mondo), per invertire una tendenza e occupare uno spazio di primo piano”.

Il Sindaco ha anticipato che si sta pensando ad una ‘sistemazione urbanistica della zona dantesca’, proprio per rendere più fruibile l’intera zona.

Posto che quello che oggi c’è su Dante è insufficiente per creare un prodotto turistico, de Pascale ha annunciato che, assieme al Comune di Firenze, verrà organizzato un grande evento espositivo per le celebrazioni dantesche, di elevato livello, presumibilmente già da fine 2020.

UFFICIO STAMPA

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