il Resto del Carlino 9 novembre 2019

Confcommercio provinciale, Mambelli nuovo presidente

Eletto vice Fausto Mazzotti, già presidente per Lugo Seimila le imprese associate con 30mila occupati

Mauro Mambelli, già presidente di Confcommercio Ravenna, rappresenterà anche l' associazione a livello provinciale. Lo ha deciso per acclamazione il consiglio provinciale Confcommercio cha ha eletto alla vicepresidenza vicaria

Fausto Mazzotti, presidente a Lugo. Il nuovo comitato di presidenza è composto, oltre che da Mauro Mambelli e Fausto Mazzotti, da Paolo Caroli, Presidente Confcommercio Faenza, Andrea Passanti, Vice Presidente Vicario Confcommercio Ravenna e Nazario Fantini neo Presidente Confcommercio Cervia.
Mambelli, dopo aver ringraziato Paolo Caroli, che per cinque anni ha retto l' associazione provinciale, per i risultati raggiunti nel corso del suo mandato, ha dato il benvenuto al neo Presidente di Cervia Nazario Fantini che per la prima volta entra nel Comitato di Presidenza. Confcommercio provincia di Ravenna ha quattro sedi principali sul territorio: Cervia, Faenza, Lugo e Ravenna con 250 dipendenti e 18 milioni di fatturato totale. Associa oltre 6.000 imprese con circa 30.000 occupati, elabora ogni mese oltre 15.000 cedolini paghe, presenta 10.000 dichiarazioni redditi annui, applica 35 contratti collettivi nazionali. Nel corso del suo discorso di insediamento, Mambelli ha fatto il punto sulla situazione economica in provincia di Ravenna, partendo dal costante calo delle imprese attive presso il Registro Imprese della Camera di commercio. Negli ultimi 10 anni si sono perse oltre 3.400 imprese, passando dalle 38.028 imprese attive in provincia alle circa 34.600. Tra i settori più colpiti, il commercio, le costruzioni e l' agricoltura. Numerosi i temi affrontati nel corso della relazione, a partire dal turismo con le 'Destinazioni' sulle quali c' è bisogno di uno sforzo ulteriore per farle funzionare, il porto di Ravenna con la partenza dell' hub portuale e dell' approfondimento fondali, senza dimenticare il blocco delle attività off-shore che rischia di far perdere a Ravenna centinaia di posti di lavoro a causa di una politica miope sul futuro, le crociere, i collegamenti stradali e ferroviari, la rigenerazione dei centri storici e le chiusure delle attività, i giovani e la formazione per facilitare le assunzioni stagionali. Mambelli, infine, si è detto soddisfatto per i rapporti che in questi anni sono stati si sono instaurati con le amministrazioni locali e le altre associazioni.

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